el charco

Quante parole, quante nomenclature per uno stesso scompiglio. A volte mi convinco che la stupidità si chiama triangolo, che 8x8 è la follia o un cane -Julio Cortàzar-

14.10.06

La narrativa latinoamericana su Bookever-Editori Riuniti


L’ORA AZZURRA
ALONSO CUETO

«Alonso Cueto è l’erede generazionale di Vargas Llosa e Bryce Echenique»

El Pais

«Un romanzo straordinario che descrive con lucidità e fantasia le conseguenze di dieci anni di guerra civile e terrorismo»

Mario Vargas Llosa

«Le zone oscure degli individui e dei gruppi non finiscono mai di rivelarsi. Le nostre famiglie sono oceani al di sotto dei quali si custodiscono scrigni di verità sommerse»


Adrián Ormache è un ricco avvocato che vive nel quartiere più elegante di Lima. Ha un buono stipendio, un lavoro stabile che gli piace e una famiglia meravigliosa. Sotto la protezione materna, anche la sua infanzia è trascorsa senza problemi. Ha conosciuto il padre soltanto sporadicamente e delle sue imprese come ufficiale della marina ha sentito solo parlare. Dopo la morte della madre, scopre però che suo padre ha diretto la caserma di Ayacucho durante la guerra contro Sendero Luminoso. Dai suoi ex ufficiali, viene a sapere inoltre che faceva torturare, violentare e giustiziare i prigionieri. In un caso però aveva risparmiato la vita a una ragazza, fuggita poi dalla caserma. Adrian decide di cercare questa misteriosa donna e la sua ossessione aumenta quando riesce ad avere alcune sue fotografie. Ambientato negli anni novanta in Perù, L’ora azzurra è un’esplorazione del proibito ma anche una scoperta dell’eroismo anonimo dei dimenticati. La storia è narrata con uno stile avvolgente e un ritmo da detective story.

Alonso Cueto è nato a Lima nel 1954. Vincitore di alcuni premi importanti in Perù, del Premio Herralde in Spagna, è stato definito come uno dei nuovi e più importanti autori di lingua ispanica degli ultimi anni. L’ora azzurra è il suo primo romanzo pubblicato in Italia.




ANDAMIOS
Il romanzo del ritorno
MARIO BENEDETTI

«Benedetti, come Cortázar, è uno scrittore che non solo si ammira, ma al quale si vuole bene»

Mario Paoletti

Un’autentica opera maestra, un libro di una saggezza esemplare, nel quale lo sguardo si avvicina con tanto amore agli esseri umani.

La storia di Javier è quella degli esiliati degli anni duri della dittatura in molti paesi latinoamericani che si ritrovano, come in un palcoscenico adombrato dall’oblio, a raccontare le proprie fughe malinconiche, i ritorni in punta di piedi, le utopie giovanili e le sconfitte della vecchiaia. Un romanzo a più livelli intriso di nostalgie, ricordi, storie di persone amate, abbandonate, ritrovate, perdute per sempre.

Mario Benedetti è nato nel 1920 in Uruguay. Poeta, romanziere e commediografo, è autore di oltre 50 volumi tradotti in ventitrè lingue. Dopo gli anni dell’esilio, vive tra Montevideo e Madrid. Ha ricevuto, oltre ad altri premi, il Premio Reina Sofia de poesia nel 1999 e il Premio Iberoamericano José Martì nel 2000. In Italia La tregua è stato pubblicato da Feltrinelli.

3.10.06

Bookever e la letteratura ispanoamericana

Cruzar el charco è un’espressione tipica dei viaggiatori latinoamericani, dei migranti, dei pellegrini, degli esiliati, dei turisti con mucha pasta, dei sognatori, di coloro che pensano che l’Europa sia la terra meravigliosa o disgraziata dalla quale un giorno qualche povero contadino, pezzente o manovale, fascista, comunista, o anarchico, sia fuggito per Cruzar el charco. Al contrario ovviamente.
Attraversare l’oceano, l’immensa pozza che ha diviso uomini e bestie, che divide Macondo dai Boulevard parigini, Santa Maria da Carnaby street, la selva dal cemento, la Pampa dalle piogge acide, è l’espressione che riassume una diversità, un’alterità generatrice di altre storie, in un altro tempo, con altri tempi.
Storie dove la violenza è epidermica, la gioia è uno spazio aperto, dove le prigioni sono arene da combattimento e l’utopia è contagiosa, ammaliante e perdente.
Una terra di creoli, vecchi conquistadores, meticci, latifondisti, Sem terra, indios e finanzieri grassocci che vivono separati dal filo spinato, dalle riserve, dalle foreste, dalle cortine sorvegliate dai paramilitari.
Un universo che muta, che si trasforma, che brucia ricchezze, spazi alberati, che mangia i suoi figli, che vomita dittature e torture, che assapora mate, carne, guacamole, coca, pisco, avocado e caffè.
Uno spazio immenso colorato, triste-allegro, una tanguedia, un mambo.

Bookever-Editori Riuniti apre uno spazio, un grande contenitore di storie ed avventure che vuole semplicemente raccontare le nuove da questo meraviglioso continente così ricco di metamorfosi costanti.

“ lo spagnolo apre il coperchio di quel serbatoio di meraviglie ancora in gran parte da scoprire che è l’America Latina”
- Giuliano Soria -